martedì 22 febbraio 2011

Se non ora quando?

E sì! Anche io e Massimo siamo andati alla manifestazione in difesa della dignità delle donne del 13 febbraio. O meglio, abbiamo provato ad andarci! Piazza del Popolo era stracolma di persone, di tutti i sessi e di tutte le età. Abbiamo aggirato la piazza e cercato di intrufolarci da Via Ferninando di Savoia. Siamo strisciati fra la folla, camminando a ritmo pacato, ascoltando gli interventi da un palco che non potevamo vedere, e ci siamo dileguati da Via di Ripetta. Il tempo di ascoltare Lunetta Savino recitare uno dei monologhi della vagina e ridere insieme a tanta altra gente.
Prima di andare alla manifestazione, mi sono vista con due mie amiche, a cui ho detto che andavo a manifestare anche per loro. Per tutte le donne che non sono venute. Anche per quelle che non volevano venire. Sono stata felice di esserci, anche se probabilmente non sarà servito a molto. Sapere che anche a Parigi, Barcellona e in tutta Europa, altre donne manifestavano con noi mi ha fatto venire i brividi. Come sempre. Continuiamo a lottare per i nostri diritti, per essere pagate quanto gli uomini per il lavoro che facciamo come gli uomini, per essere rispettate e non prostituite. Per far capire a Berlusconi, che ci vorrebbe tutte come Ruby o la Carfagna, che noi non ci stiamo.
Per vedere le foto della manifestazione, clicca qui.

2 commenti:

  1. Anch'io sono stata alla manifestazione del 13 febbraio, anche se sono molto più grande dell'autrice dell'articolo. Penso che la caratteristica dell'evento sia stat proprio la diversità delle persone che, tutte insieme, formavano una folla tenuta da un filo: donne di tutte le età ed estrazione, uomini, bambini, anziani e di tutti i colori e di tutte le razze. A chi mi chiede perché sono andata alla manifestazione "Se non ora quando?" rispondo: perchè l'importante è esserci....ricordate "libertà è partecipazione".
    Simonetta Schiena

    RispondiElimina
  2. Grazie per la citazione di Gaber.. uno dei miei eroi!

    RispondiElimina