sabato 16 luglio 2011

La morte di un amico


Ieri è morto un nostro caro amico.
Un amico che ci è sempre stato vicino, accogliendoci quando ne avevamo bisogno, riscaldandoci d'inverno con i suoi tè e le fette di torta o con una birra fresca durante l'estate. Un amico che ha valorizzato le nostre idee e la nostra fame di cultura, che ha dato spazio alla nostra creatività. Un amico che ci ha sempre incoraggiato a pensare, a criticare e a leggere, seduti su una poltroncina di velluto rosso o su sedie ripieghevoli di legno, sotto rami secchi ricoperti di lettere dell'alfabeto.
E' morto un amico che ha creduto in noi, che ci ha ascoltato e aiutato a crescere. Un amico che credeva nell'Uomo e nella sua possibilità di creare e di divenire immortale. Sentiremo la sua mancanza, come la sentiranno migliaia di altre persone, come la sentirà Roma e questo nostro Paese, che ieri ha perso ciò per cui avrebbe dovuto combattere. Ma le firme e le potreste non sono bastate.
Ieri è morto un nostro caro amico. E per questo noi piangiamo.
Addio Bibli.

1 commento:

  1. La morte di un amico caro è la morte di un pezzetto di noi. Per questo, ritengo, ci fa male e proviamo un dolore diverso.
    La morte di un amico è la fine di qualcosa che ci appartiene, qualcosa che abbiamo vissuto insieme, con cui abbiamo parlato, magari dentro di noi, qualcosa che ci ha accompagnato nei momenti difficili oppure ci ha fatto ridere nei momenti felici.
    La morte di un amico ci da un senso di mancamento, ci manca qualcuno con cui confidarci, qualcuno a cui raccontare una nostra pena o una nostra gioia, qualcuno con cui strillare la nostra felicità per un successo ottenuto o la nostra rabbia per un fallimento o un'ingiustizia subita.
    La morte di un amico è la fine di una parte della nostra vita, che non tornerà più. Però è anche l'inizio di un bel ricordo che rimarrà per sempre in un angolino del nostro cuore, magari ce ne scorderemo col tempo, ma lui rimarrà lì e salterà fuori quando meno te lo aspetti e ti farà sorridere. Perchè un bel ricordo non è la fine ma l'inizio di qualcosa.
    Simonetta Schiena

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