lunedì 2 maggio 2011

Voi ci credete?

L'esito del test del DNA dice: Osama Bin Laden. In televisione passano le immagini di folle euforiche, orge entusiastiche, ululati e inni rivolti al cielo. God bless America (se proprio vogliamo dirla tutta poi, l'america è un continente intero, non una nazione federata).
Vabbè, dico io, sarò l'unico che non si eccita per un uomo con un buco in testa. A pensarci bene, ero strano anche da piccolo: la passione per le pistole è durata poco, con i pupazzi passavo ore interminabili tentando di trovare una soluzione diplomatica alle sanguinose dispute tra Jafar e Freezer da una parte, Batman e l'Uomo ragno dall'altra. La cameretta era abbastanza grande perché si potesse convivere tutti pacificamente.
E così mi ha davvero disgustato guardare quelle immagini oggi al tiggì e su internet. Che poi erano davvero simili a quelle terribili del settembre 2001, quando in piazza erano scesi gli incivili, gli infedeli, i cattivi della Storia, ululando con i kalashnikov rivolti al cielo e bruciando le bandiere stelle e strisce. Stavolta quelle stesse bandiere vengono brandite come universale messaggio di civiltà e democrazia dal fiero popolo statunitense, che la Storia riconosce come buono e giusto. In entrambi gli episodi si festeggiava la morte del nemico: gli uni ritengano che sia l'altro, e viceversa.
Poi alle immagini si è unito un sonoro da brividi: "è stato ucciso il Male"; "da oggi sulla Terra alberga meno potere diabolico"; "sconfitto il Male assoluto". Bene, mi sono detto, siamo davvero dei sanguinari. Mi sono vergognato per la folla ululante (quella del 2011, per quella del 2001 ci ho pensato all'epoca) e ho spento la tivvù. Non mi riconosco nel "modello occidentale": non ho il culto della guerra né trovo accettabile o proficuo questo modello capitalistico. Uccidere non mi eccita. E probabilmente siamo una società dopata, una società che si fa di anabolizzanti e altri steroidi, una società che non si accontenta dell'eccesso e rincorre a folle velocità l'ombra della propria coda.
Detto questo, mi sono soffermato sull'episodio fattuale in sé. Il terrorista numero #1, il più pericoloso degli ultimi vent'anni, è stato scovato in Pakistan, freddato e buttato in pasto ai pescecani. Il tutto nel giro di poche ore. Premetto che credo alla morte di Elvis, di Marilyn Monroe, del re del Pop, di Hitler etc., e credo anche alla morte di Bin Laden. Ma non che sia avvenuta con queste modalità né con questa tempistica. Voi che ne pensate? Avete un'idea più completa e meno confusa della mia?
Sicuramente ne sapremo di più nei prossimi giorni dai media tradizionali, sperando che la Rete funzioni bene nel smascherare i falsi scoop (vedi la foto del cadavere, macabramente fotoshoppata).
Ciò non toglie che questo è un momento per ricordare le vittime di quel disgraziato 11 settembre 2001, e la sofferenza che l'odio di quei giorni e questi anni ha causato a tutti noi.





4 commenti:

  1. Caro Massimo,
    Certamente, a volerle elencare tutte, le incongruenze e i punti oscuri dell'impresa sono una marea. Lo stesso si può dire per i motivi che potrebbero aver indotto gli USA a mettere in piedi una messinscena. Forse la cosa meno comprensibile riguarda la sepoltura in mare, che rappresenta il modo più sicuro per rendere impossibile qualsiasi ulteriore indagine sulla salma. Ma anche questo vuol dire poco e non dobbiamo confondere il verosimile col vero. Però, finchè non saranno prodotte prove che reggano a qualsiasi scrutinio, il dubbio è lecito. Non dimentichiamoci che finora l'unica fonte di informazione è la CIA (e sono gli Americani stessi che ci hanno insegnato di quali capacità di disinformazione sia capace la famigerata agenzia!).
    Una sola considerazione riguardo al "modello occidentale", come lo hai definito: non è perfetto, ma possiamo ben dire che tutta la nostra capacità di giudizio e di autocritica, a cominciare dall'indignazione per l'ingiustizia, ci deriva dai nostri secoli di filosofia occidentale. Nessuna altra cultura ha sviluppato finora un pensiero migliore. Teniamocelo ben stretto.
    PJ

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  2. grazie per il commento PJ,
    condivido con te la richiesta di maggiori informazioni, da fonti diversificate. Rimango alla finestra, proprio perché i dubbi rimangono tanti e non mi piace dare giudizi affrettati o semplicistici. Quello che hai scritto sul modello occidentale mi ha fatto riflettere, svela il controsenso delle mie parole: "una società che non si accontenta dell'eccesso", una società che più in generale non si accontenta; e rientrano proprio nel modello occidentale le mie critiche, di un individuo che non si accontenta e pretende di più (garanzie, diritti, uguaglianza o altro). Ed in questo sono perfettamente "occidentale", sebbene nel post abbia affermato di non riconoscermi nel suo modello! Ho creato un paradosso..

    Un abbraccio,
    massimo

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  3. Indubbiamente ci sono tanti punti oscuri riguardo alla politica imperialista americana e la lotta al terrorismo, temi che si intrecciano, purtoppo, in maniera troppo stretta.
    Anche io concordo in pieno il fatto che la sepoltura in mare non sia stata proprio spinta dal rispetto dei rituali islamici, e nemmeno per la paura di creare un luogo di culto per il mondo "antioccidentale". La prima azione che mi verrebbe naturale, dopo aver ucciso la persona più ricercata al mondo, sarebbe mostrare il corpo o fornire prove schiaccianti dell'azione intrapresa. Mentre ora come ora abbiamo solo delle dichiarazioni ufficiali.
    D'altra parte la conferma da parte di Al-Quaeda potrebbe confermare(o negare, dipende dall'ottica) la notizia della morte del leader.
    La verità (forse) la leggeranno i nostri figli/nipoti sui libri di storia; resta il fatto che la capacità che hanno notizie del genere di influenzare il mondo degli "affari" è troppo grande per non sospettare un calcolo del governo USA.
    Parlando di morte in se per sè, devo essere sincero, ho capito con Gheddafi di essere meno pacifista di quanto credessi... Dopo i numeri che arrivavano dai media della morti civili in piazza mi avrebbe dato solo piacere, subito dopo, la notizia della morte di Mr. Botulino libico.
    Riguardo a Bin Laden non la penso in maniera troppo differente, se non fosse che mi tornano sempre mente quelle due paroline: "imperialismo economico". La sola, unica e fondamentale ragione di tutte le morti che ci sono state in questi anni che noi abbiamo vissuto(ma è uno sport praticato gia da tanto) è data da queste due paroline? Non lo so, ma qualche dubbio nella vita non penso faccia male :)

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  4. Non sono per porgere l'altra guancia. Occhio per occhio è eccessivo. E allora? L' orrore delle fosse Ardeatine deve essere di fronte a noi sempre, la crocefissione è nei nostri cuori. Non sono interessato alla morte di BL, ma, ahimè, ne sono contento: un essere vivente che ha ammazzato migliaia di persone non meritava altro che la morte (se vero). So che chi mi conosce può rimanere meravigliato da quello che stò scrivendo, ma sono stufo dell' ipocrisia del buonismo, se non si ha la voglia di vivere con vicini diversi da te (e quindi decidi di ucciderli) allora o sparisci o muori.. Non mi interessano i discorsi sull' imperialismo, non mi eccitano i buchi in testa, sapere se e come è stato ucciso: non sono per la pena di morte, ma in questo caso giustizia è stata fatta, non avrei mai voluto avere un mio amico o parente su una di quelle torri, e non parlo per odio..

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